domenica 1 novembre 2009

RIDICOLFUTURISMO


Ancora inebriati dai festeggiamenti fasciofuturisti avvenuti durante la notte delle streghe una quindicina di impavidi pagliacci mascherati da motociclisti senza mezzo di trasposto hanno compiuto una zingarata presso la sede di Radio Popolare in un'azione degna del miglior turbodinamismo consono a tali elementi.
Non riuscendo ad entrare in tale edificio si sono prodigati in cori da scolaresca pittoresca in gita presso mete d'indubbio interesse,cercando d'intimidire o quanto meno spaventare i prodi giornalisti di suddetta radio consci della loro bruttezza e tanfo degno delle paludi malsane dell'Agro Pontino.
Evidentemente il cervello metastatizzato di questi baldi giovani(e non)unito all'effluvio chimico alcolico di qualche striscia e molta grappa hanno fatto d'ausilio alla loro azione dimostrativa che nemmeno Iddio sua maestà il Duce nemmeno bramava nei suoi sogni più ero(t)ici.
A supporto di tale gesta per celebrarne per iscritto a favore dell'imperitura memoria futura ecco il resoconto di Radio Popolare tratta da Antifa.org prima e successivamente il contributo di quelle birbe di Indymedia Lombardia con un appunto tratto da"Repubblica".
La prima immagine del post è un riassunto breve ma intenso del programma carciofuturista di quei simpaticoni di Casa Pound che a noaltri ci fan sì tanto ridere per come si rodano il fegato trastullato da etiliche presenze.
Fasci di tutto il mondo unitevi e schiantatevi!

Milano: Intimidazione contro Radio Popolare ·

minacce a radio pop
INTIMIDAZIONE CONTRO RADIO POPOLARE
Un gruppo di neofascisti di Casa Pound, Cuore Nero e Blocco Studentesco ha minacciato questa mattina Radio Popolare.Poco prima delle 13 una ventina di persone è arrivata davanti alla sede della radio con uno striscione con scritto: “Un fascio non ha prezzo, per tutto il resto c’è Radio Popolare”.Dalle immagini delle telecamere si vede che provano ad entrare nella sede ma che, trovando la porta sbarrata, la coprono di adesivi, mentre altri – alcuni con il casco e altri con il cappuccio in testa - urlano slogan e sventolano bandiere. I redattori di Radio Popolare usciti per capire l’accaduto vengono accolti con lo slogan “comunisti di merda”.Il messaggio intimidatorio è chiarissimo: se dai spazio alle voci democratiche e antifasciste – come nel caso delle manifestazioni di venerdì scorso contro il convegno della destra a Bergamo – te la dovrai vedere con noi fascisti. Oggi un raid con striscioni e adesivi, domani chissà.Ringraziamo le persone, le associazioni e gli esponenti politici che ci hanno già dimostrato solidarietà.
Blitz di Casapound a Radio Popolare: "Ma è solo un'azione futurista e goliarda".

Un gruppo composto da circa quindici militanti di estrema destra ha attaccato uno striscione in via Ollearo, a Milano, davanti alla sede di Radio Popolare. "Un fascio... non ha prezzo - per il resto c'è Radio Popolare", è il testo dello striscione firmato Casapound Italia, organizzazione di estrema destra che ha la sua sede milanese nel centro Cuore Nero.
Attorno alle 12.45, il custode della radio ha subito chiuso a chiave la porta d'ingresso non appena ha sentito gli slogan del gruppo che ha steso lo striscione su un muro e ha poi tappezzato la via con adesivi di Cuore Nero, Blocco studentesco e Casapound Italia. "Venerdì pomeriggio - ha spiegato Francesco 'Doppio Malto', portavoce di Cuore Nero - in una trasmissione di Radio Popolare il conduttore ha detto che 'metteva in vendita fasci di merda causa sgombero Casapound'. Ci ha spiazzati, ci siamo sempre fidati del grado di maturità di chi ha il potere di comunicare e abbiamo quindi voluto rispondere con goliardia e ironia per far capire che si può far politica senza gettare fango sugli altri".
"Da parte nostra - ha proseguito il portavoce di Cuore Nero - non c'era alcuna voglia di offendere nessuno. In questa iniziativa non c'era né rancore né rabbia, ma solo slancio futurista e goliardia per sottolineare la differenza con chi si muove solo con odio e frustrazione".

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