sabato 1 agosto 2009

2 AGOSTO 1980


Domani il triste anniversario della strage alla stazione centrale di Bologna avvenuta per mano fascista il 2 agosto di ventinove anni fa,mani insanguinate della coppia Mambro-Fioravanti(nella foto alla fine del post)ordinate e comandate da un ricettacolo nero che comprendeva alcuni Nar come Morsello e Fiore(fondatori di FN-VM),Adinolfi,Corsi e Signorelli,gentaglia in camicia nera che in quegli anni colpirono più volte a caso in tutta Italia mietendo vittime innocenti.
Gli unici che hanno pagato col carcere sono stati i primi due citati mentre i mandanti grazie ad insabbiamenti dei servizi segreti dello Stato e di depistaggi vari non sono mai stati condannati ma sappiamo chi sono.
L'articolo successivo tratto da Indymedia Svizzera parla della manifestazione che si terrà a Bologna domani mattina per commemorare le ottantacinque vittime che quel giorno persero la vita.

Bologna: 2 agosto 1980.

ANTONELLA CECI anni 19ANGELA MARINO anni 23LEO LUCA MARINO anni 24DOMENICA MARINO anni 26ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA anni 57VITO DIOMEDE FRESA anni 62CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA anni 14ANNA MARIA BOSIO IN MAURI anni 28CARLO MAURI anni 32LUCA MAURI anni 6ECKHARDT MADER anni 14MARGRET ROHRS IN MADER anni 39KAI MADER anni 8SONIA BURRI anni 7PATRIZIA MESSINEO anni 18SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA anni 34MANUELA GALLON anni 11NATALIA AGOSTINI IN GALLON anni 40MARINA ANTONELLA TROLESE anni 16ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE anni 51ROBERTO DE MARCHI anni 21ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI anni 60ELEONORA GERACI IN VACCARO anni 46VITTORIO VACCARO anni 24VELIA CARLI IN LAURO anni 50SALVATORE LAURO anni 57PAOLO ZECCHI anni 23VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI anni 23CATHERINE HELEN MITCHELL anni 22JOHN ANDREW KOLPINSKI anni 22ANGELA FRESU anni 3MARIA FRESU anni 24LOREDANA MOLINA IN SACRATI anni 44ANGELICA TARSI anni 72KATIA BERTASI anni 34MIRELLA FORNASARI anni 36EURIDIA BERGIANTI anni 49NILLA NATALI anni 25FRANCA DALL’OLIO anni 20RITA VERDE anni 23FLAVIA CASADEI anni 18GIUSEPPE PATRUNO anni 18ROSSELLA MARCEDDU anni 19DAVIDE CAPRIOLI anni 20VITO ALES anni 20IWAO SEKIGUCHI anni 20BRIGITTE DROUHARD anni 21ROBERTO PROCELLI anni 21MAURO ALGANON anni 22MARIA ANGELA MARANGON anni 22VERDIANA BIVONA anni 22FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ anni 23MAURO DI VITTORIO anni 24SERGIO SECCI anni 24ROBERTO GAIOLA anni 25ANGELO PRIORE anni 26ONOFRIO ZAPPALA’ anni 27PIO CARMINE REMOLLINO anni 31GAETANO RODA anni 31ANTONINO DI PAOLA anni 32MIRCO CASTELLARO anni 33NAZZARENO BASSO anni 33VINCENZO PETTENI anni 34SALVATORE SEMINARA anni 34CARLA GOZZI anni 36UMBERTO LUGLI anni 38FAUSTO VENTURI anni 38ARGEO BONORA anni 42FRANCESCO BETTI anni 44MARIO SICA anni 44PIER FRANCESCO LAURENTI anni 44PAOLINO BIANCHI anni 50VINCENZINA SALA IN ZANETTI anni 50BERTA EBNER anni 50VINCENZO LANCONELLI anni 51LINA FERRETTI IN MANNOCCI anni 53ROMEO RUOZI anni 54AMORVENO MARZAGALLI anni 54ANTONIO FRANCESCO LASCALA anni 56ROSINA BARBARO IN MONTANI anni 58IRENE BRETON IN BOUDOUBAN anni 61PIETRO GALASSI anni 66LIDIA OLLA IN CARDILLO anni 67MARIA IDRIA AVATI anni 80ANTONIO MONTANARI anni 86
Strage del 2 Agosto: Noi sappiamo. Noi non dimentichiamo.

Corteo della memoria fino a Piazza dell'Unità: in occasione dell’anniversario della strage di stato del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, vogliamo ribadire che noi sappiamo e non dimentichiamo. Soprattutto oggi che la repressione della diversità, delle lotte sociali, dei desideri di liberazione, dei diritti delle persone si fa sempre più violenta. E non intendiamo essere complici di chi, ancora una volta, utilizzerà l’anniversario di una strage per sdoganare il proprio criminale revisionismo e negare le complicità con il fascismo di ieri e di oggi.

Due Agosto: Corteo della memoria fino a Piazza dell'Unità NOI SAPPIAMO NOI NON DIMENTICHIAMO «Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere). 
 Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. 
 Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. 
 Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.» Così incominciava il “Romanzo delle stragi” di Pasolini (1975). Ma in anni recenti, anche e soprattutto negli appelli alla verità fatti dai palchi e dagli scranni istituzionali, assistiamo al tentativo di trasformare la memoria delle stragi in una commedia, dove vengono messi in scena personaggi improbabili e continui depistaggi. Non potendo tutto negare, le dichiarazioni di rappresentanti di governo, così come i tanti libri recenti scritti da postfascisti e le cicliche rivelazioni giornalistiche al soldo del regime, tendono ad accreditare una verità dimezzata: furono alcune “menti bacate” neofasciste a promuovere la “strategia della tensione” e la violenza stragista degli anni Settanta. Ma noi sappiamo qual è il loro gioco: nascondere e far dimenticare i mandanti e la finalità delle stragi, la loro genesi nelle istituzioni opache dello Stato italiano, dimostrata in tanti processi. Dalla strage di piazza Fontana del 1969 fino a quella di Bologna del 1980, l’Italia ha sperimentato infatti una lunga “strategia delle stragi” condotta da uomini degli apparati dello Stato e da neofascisti da essi personalmente organizzati, indirizzati, finanziati e protetti. Quelle bombe contribuirono a reprimere il movimento operaio e studentesco: il loro scopo era quello di spaventare, di manipolare l’opinione pubblica, di promuovere con la violenza un “ritorno all’ordine”. E quei crimini sono effettivamente serviti per costruire un mondo più ingiusto, ipocrita e violento. Oggi è importante ricordare che lo stragismo fu di Stato. Non solo contro tutti i tentativi di depistaggio e di revisionismo, ma soprattutto perché la memoria diffusa è l’unico antidoto contro la possibilità che certi eventi possano ripetersi. Per questo, in occasione dell’anniversario della strage di stato del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, vogliamo ribadire, con Pasolini, che noi sappiamo e non dimentichiamo. Vogliamo ribadirlo soprattutto oggi che la repressione della diversità, delle lotte sociali, dei desideri di liberazione, dei diritti delle persone si fa sempre più violenta. E non intendiamo essere complici di chi, ancora una volta, utilizzerà l’anniversario di una strage per sdoganare il proprio criminale revisionismo e negare le complicità con il fascismo di ieri e di oggi. Invitiamo le donne e gli uomini che considerano la memoria e l’antifascismo valori etici irrinunciabili a lasciare, dopo il suono della sirena alle 10.25, il piazzale della stazione e proseguire con noi nel “corteo della memoria” verso piazza dell’Unità.
Antifasciste e antifascisti.

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